Prepariamoci a diventare dei grandi piloti di droni da corsa
Il volo con i droni, piccoli apparecchi radiocomandati, ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale. L’abbassamento dei prezzi di acquisto ha fatto sì che un gran numero di persone si sia avvicinata a questa divertente attività. Ovviamente la maggior parte delle persone si limita ad usare il drone come un giocattolo evoluto, ma alcuni hanno fatto del pilotaggio di droni un’attività professionale: riprese aeree ed ispezioni in quota un tempo realizzabili solo per mezzo di elicotteri e con costi enormi, possono essere oggi in buona parte effettuate da piccoli droni che montano telecamere o macchine fotografiche. In questo l’evoluzione tecnologica è stata di grande aiuto. Dai primi modelli di drone pilotato esclusivamente a vista, si è passati agli attuali modelli evoluti dotati della tecnologia FPV. L’acronimo inglese sta per First Person View, e si tratta in pratica di una o più microcamere montate sul drone che inviano le immagini in tempo reale ad un monitor simile ad un casco o ad un paio di occhiali per la realtà virtuale. In questo modo si è potuto aumentare il raggio d’azione del drone e permettere al pilota di manovrare come se si trovasse a bordo.
L’ENAC, l’ente che regola in Italia le attività di volo, ha proibito qualsiasi volo di apparecchi radiocomandati in luogo aperto che non si svolga entro il campo visuale del manovratore, in pratica vietando qualunque volo in FPV.
Questo divieto è forse stato uno dei principali motori in Italia della nascita delle gare di Drone Racing in FPV, e molti piloti stanno iniziando a dedicarvisi con entusiasmo. Naturalmente per non violare la legge, le gare si svolgono esclusivamente al chiuso, in luoghi come palazzetti dello sport, industrie dismesse e talvolta sotto le tribune degli stadi. Ma fatta la legge trovato l’inganno, quindi gli appassionati stanno cercando di trovare un escamotage per adeguarsi ai diktat di Enac per compiere voli anche all’aperto.
La via, che parrebbe soddisfare i regolatori, sarebbe quella di limitare i voli ad aree speciali, come campi d’aviazione e simili, e di inserire sulle macchine un sistema che spegne automaticamente i motori in caso di interruzione del contatto video o superata una certa distanza dal radiocomando. Allo studio di Enac c’è anche l’ipotesi di consentire l’utilizzo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, questa la definizione tecnica, solo ai titolari di un apposito brevetto da essa rilasciato. Questo limitatamente a droni oltre un certo peso, esistono mostri di più di venticinque chili, ed ovviamente per gli FPV.
Resta comunque il fatto che le gare indoor sono comunque molto più emozionanti e difficili tecnicamente. Per convincersene basta guardare uno dei numerosi incredibili. filmati caricati sul web, a patto di non farsi prendere dalla nausea.
Per tutelare la sicurezza degli spettatori vengono comunque installate apposite reti che delimitano il campo di gara, per evitare incidenti in caso di perdita di controllo.
Le gare di droni esistono già da qualche tempo in vari paesi del mondo, in Italia si può dire che si tratti di una novità, visto che ha iniziato il suo sviluppo da circa un anno. All’inizio si trattava di semplici prove di abilità, simili a quelle effettuate con i droni classici. Gli appassionati hanno però da subito capito le infinite possibilità che questo neonato sport poteva offrire, e da qui sono nate specialità diverse all’interno della disciplina. Sono così nate le gare a cronometro, diversi tipi di slalom, gare a inseguimento, staffette, gare di gruppo e quant’altro. Gli organizzatori di queste competizioni affermano che non servano poi troppe infrastrutture per divertirsi e divertire: sono sufficienti dei paletti e qualche ostacolo per garantire uno spettacolo incredibile ed emozionante. Certo l’utilizzo di tunnel ed ostacoli naturali presenti in ogni struttura sportiva, riesce a creare dei campi di gara difficili e spettacolari, dove i piloti dimostrano delle abilità di manovra al limite dell’incredibile. Anche in questo caso date un occhiata sul web e rimarrete di sicuro a bocca aperta.
Le gare ad inseguimento e quelle di gruppo sono forse le più spettacolari dal punto di vista del pubblico: oltre alle spericolate manovre dei piloti, il fatto che più droni gareggino sullo stesso percorso porta a volte a spettacolari incidenti aerei, nei quali però fortunatamente nessuno si fa male, salvo forse la carta di credito dei proprietari dei droni coinvolti.
Le prove di slalom con i droni fpv ed a cronometro mettono in luce la reattività e la velocità dei piloti e dei mezzi, che devono essere caratterizzati da una estrema manovrabilità, ossia la capacità di compiere virate, alzarsi o abbassarsi in spazi molto ristretti.
Tali caratteristiche sono necessarie anche nelle gare su percorsi per così dire naturali, come quelli ai quali abbiamo accennato prima, ossia tribune di palazzetti o aree industriali. Questa è forse la specialità principe della disciplina, che richiede le maggiori abilità tecniche e l’utilizzo di mezzi ultra sofisticati, anche se naturalmente si presta poco ad essere seguita da un pubblico fisico, problema però cui si è posto rimedio con l’utilizzo di maxi schermi che riportano le immagini in tempo reale.
Per partecipare alle gare di Drone Racing FPV servono passione ed abilità. Sicuramente bisogna dotarsi del mezzo adatto. Diciamolo subito, i droni utilizzati per questa attività non sono giocattoli come quelli che troviamo ormai per pochi euro in qualunque negozio di elettronica, ma sono delle macchine altamente tecnologiche reperibili solo da negozi specializzati, anche on line ovviamente. Diciamo che per un ottimo entry level possiamo spendere non più di 300 euro (LHI in fibra di carbonio da 250mm). Da qui in su si può spendere senza freni per avere il top del top.
Oltre alla gara di droni c’è tanta passione dietro
I droni da gara FPV sono acquistabili sia in kit di montaggio, soluzione preferita dai massimi esperti, oppure già assemblati. La prima soluzione è l’ideale per coloro i quali trovano diletto non solo nel volo ma anche nel montaggio, nella scelta delle parti speciali eccetera, fino ad avere un drone tagliato a misura con le caratteristiche desiderate. Per i neofiti è consigliabile acquistare il drone già assemblato. Estratto dalla scatola oppure costruito il proprio drone si dovrà comunque procedere ad una serie di regolazioni, ripetiamo: si tratta di strumenti professionali che offrono prestazioni incredibili a patto di regolarli ed usarli correttamente. Un po’ come la differenza tra una macchina fotografica tascabile ed una reflex di alta gamma. Le regolazioni sono molteplici, e vanno dalla sensibilità delle leve del radiocomando al bilanciamento della macchine, solo per fare alcuni esempi. Quasi tutti i modelli in commercio hanno comunque un programma di regolazioni predefinite che possono essere un buon punto di partenza per i principianti.
Imparare a far volare un drone e poi raggiungere un livello tale da partecipare a queste gare non è impresa facile. L’oggetto è per sua stessa natura complicato, complicazione che va di pari passo con le possibilità che offre. A differenza ad esempio di un aeromodello, che sostanzialmente può andare solo avanti, in alto ed in basso, a destra ed a sinistra, un drone è in grado di muoversi anche all’indietro, di volare a punto fisso e di ruotare su se stesso, come un elicottero. Ciò è reso possibile dai rotori che sostengono, danno propulsione e manovrano il drone. I rotori sono di solito quattro o più, e tramite la velocità di rotazione di alcuni di essi rispetto agli altri, si ottengono spostamenti diversi. Il tutto viene attuato da un microprocessore e da un numero di motori elettrici pari al numero dei rotori, e comandato a distanza dal pilota tramite un radiocomando, che nel caso degli FPV è dotato anche di un monitor collegato ad una telecamera HD. Non esattamente quindi una macchina di facile gestione, che però offre infinite possibilità di divertimento agli smanettoni.
Ancora non si può dire che l’FPV Drone Racing sia propriamente esploso nel nostro paese. Gli eventi organizzati finora si contano sulle dita delle mani e, più che eventi a sé stanti sono spesso contorno di fiere del settore del modellismo o dell’elettronica. Tuttavia visti il successo e l’espansione continua che la disciplina ha avuto in altri paesi, dove addirittura esistono campionati regionali e nazionali, è lecito aspettarsi nel tempo un analogo sviluppo in Italia ed in Europa.
Nel frattempo gli appassionati più attivi stanno compiendo i passi necessari per riunirsi in una federazione sportiva, in modo da dare delle regole chiare ed univoche al settore. Scopo del costituirsi in federazione è anche quello di presentarsi come un interlocutore credibile per ENAC. L’ente infatti per usare un eufemismo, non è esattamente un sostenitore della presenza di oggetti volanti non registrati che scorrazzano per i cieli potendo decollare anche dal finestrino di un’auto. Ovvio quindi che una regolamentazione, non un cieco divieto, sia necessaria, ed una federazione sportiva con un board di esperti potrebbe essere un valido aiuto nella stesura delle norme.
Non resta quindi che studiare su internet quale sia il drone migliore per noi, oppure il più costoso che ci possiamo permettere senza conseguenze famigliari, ordinarlo, e mordere il freno finché non ci verrà recapitato a casa.
A quel punto potremo iniziare ad allenarci per il futuro campionato, naturalmente in un luogo chiuso se abbiamo comprato un drone FPV.
Questo ciò che tutti vorremmo fare. I professionisti del settore consigliano però giustamente di iniziare per gradi: oltre al prezzo di acquisto iniziale, tenete presente che i droni sono soggetti ad incidenti spesso catastrofici, specie se in mano a principianti, ed i pezzi di ricambio non sono sempre economici o facilmente reperibili. Perciò per dare inizio alla vostra carriera di drone racers sarà più che sufficiente un modello più economico, magari dotato di roll bar per evitare danni. Inoltre è sconsigliato iniziare con l’FPV. E’ bene acquisire prima sufficiente dimestichezza nel volo a vista: i droni FPV oltre ad essere più costosi, limitano il campo visivo rendendo più difficile prendere confidenza con ingombri e reazioni del mezzo.
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Ecco alcuni video che mostrano le gare di droni ovvero le FPV drone racing
Gara di droni al Drone Nationals