Drone Inspire 1

Drone Inspire: recensione e prezzo

Il nuovo DJI Inspire 1

DJI è sempre all’avanguardia nella ricerca di nuove soluzioni per la realizzazione di dispositivi di volo divertenti ma anche funzionali per un utilizzo professionale. Grazie a questa filosofia completamente votata al futuro, DJI è riuscita a realizzare i droni Inspire 1, modelli prosumer di ultima generazione che hanno immediatamente catalizzato l’attenzione degli esperti del settore e degli appassionati per la loro ottima fattura, per i materiali di primissima qualità, per le caratteristiche di eccellenza per tutta una serie di funzionalità che rendono questo drone uno dei più apprezzati del suo comparto. E’ sul mercato da più di un anno ma questo non gli impedisce di competere ad armi pari con tantissimi altri modelli che sono stati lanciati successivamente, segno di una ricerca e di un impegno da parte di DJI che mette le radici in una precisa volontà di realizzare esclusivamente droni capaci di garantire il massimo della performance anche a distanza di tempo dalla loro prima apparizione in commercio. Ovviamente, si tratta di un drone semiprofessionistico dalle qualità superiori, che quindi può anche essere usato in ambito lavorativo e non solo ludico come tantissimi altri. E’ la soluzione ideale per chi opera nel mondo delle video-foto riprese e cerca un alleato onesto per realizzare immagini di alta qualità.

Drone Inspire 1

Prime impressioni su Inspire 1
A prima vista, questo drone prodotto dalla cinese DJI si mostra elegante e robusto, con una buona dotazione e ottime prestazioni anche in condizioni estreme. Rientra nella famiglia dei quadrimotori, la sua livrea bianca con le pale nere gli dona anche una certa eleganza e classe, da ammirare soprattutto in volo quando si trova nel suo ambiente ideale. Particolarmente silenzioso quando ha i motori attivi, le riprese sono nitide e stabili, praticamente perfette. Se nella sua prima versione è stato a lungo considerato il miglior drone prosumer ready-to-fly in circolazione, da qualche tempo, però, non è più così perché la stessa DJI ha rilasciato un nuovo modello di Inspire 1, il Pro, riuscendo nella difficile impresa di realizzare un prodotto ancor più performante e professionale del modello precedente.
Entrambi i droni, comunque, garantiscono un’elevatissima qualità di immagine, risoluzione eccellente addirittura in 4K e tutta una serie di funzionalità specifiche pensate per i professionisti che andremo ad analizzare nello specifico più avanti.
La confezione di vendita, per entrambe le versioni dell’Inspire 1, si compone di una valigetta rigida particolarmente resistente, perfetta per trasportare il drone anche nelle missioni più ardite. Se l’esterno è in materiale plastico anti-shock, l’interno è in materiale schiumato di ultima generazione che protegge il drone e i suoi elementi aiutando a mantenere il tutto ben saldo durante gli spostamenti. Lo spazio interno è ottimamente organizzato e, oltre allo spazio per l’alloggiamento del drone, si trova anche lo spazio per un massimo di 6 batterie di riserva da impiegare per i lavori lunghi di ripresa, i controller e le eliche di ricambio.
DJI ha scelto di realizzare questo drone in multi materiale, ossia con una combinazione di materiali differenti per garantire il massimo delle prestazioni: il corpo è in plastica dura molto resistente con inserti in alluminio nelle zone di maggior sollecitazione, mentre i bracci sono in fibra di carbonio, leggera e indistruttibile: questo garantisce al drone estrema agilità di movimento.
l’operatore può facilmente agire su questi bracci per modificare l’assetto di volo, grazie a un kit fornito in fase di vendita, ma può anche agire da remoto con i controller per controllare al meglio le fasi di atterraggio e decollo del velivolo. I braccetti sono particolarmente tecnologici, e oltre ai motori dedicati esclusivamente alle fasi di atterraggio, posizionati all’estremità di ogni braccio del drone Inspire 1, qui si trovano anche i sensori e le antenne per la navigazione.

Caratteristiche di alimentazione
Il drone Insipre 1, nella versione basic e in quella Pro, funziona a batterie. In dotazione la DJI propone all’utente una batteria TB47. Si tratta di un accumulatore ricaricabile Lipo 6s da 4700 mAh, più potente rispetto a quelle tradizionali, in modo da garantire un’autonomia prolungata del drone durante le riprese.
La vita della batteria, il suo stato e i cicli di carica possono essere facilmente gestiti attraverso il controller del drone: con una funzione apposita l’operatore può verificare che tutte le celle siano cariche, la loro autonomia e gli allarmi di avviso scaricamento.
Inoltre, proprio per la sua vocazione professionale, il drone Inspire 1 è dotato di un sistema intelligente di controllo della batteria che, dopo un certo periodo di tempo, viene automaticamente e completamente scaricata per migliorarne le prestazioni e preservarne la durata nel tempo.

I sistemi di controllo del volo
DJI, nello sviluppo di questo drone, ha voluto insistere sui sistemi di controllo del volo, soprattutto per quanto riguarda le fasi di atterraggio, decollo e stazionamento in aria. Sull’Inspire 1 basic e Pro, infatti, è stato installato un moderno sistema di sonar, il Vision Positioning System: grazie a questo, il drone decolla e atterra anche nei luoghi chiusi dove il segnale GPS ha difficoltà a essere ricevuto con chiarezza, tiene a distanza gli ostacoli e, quindi, vola in sicurezza in qualsiasi condizione. Si tratta in sostanza di tre sensori, due piccoli e uno di dimensioni più abbondanti: i primi due sono il sonar mentre il terzo è una fotocamera per il controllo di ultima generazione. DJI ha voluto installare questo sistema moderno per offrire al controllore la migliore esperienza di manovrabilità: grazie al Vision Positioning System, il drone può volare fino a un’altezza massima di 5 metri senza l’ausilio del GPS, a patto che l’ambiente abbia un’illuminazione minima di 15 Lux. Non è necessario nessun intervento da parte del controllore per la sua attivazione, che parte di default non appena il drone viene accesso e preparato per l’utilizzo.

La fotocamera
Se la struttura del drone è stata realizzata per essere resistente e robusta, adatta al volo in qualsiasi momento, il vero cuore di questo velivolo è la sua fotocamera, un gioiello di tecnologia realizzato con i migliori ritrovati moderni per offrire la migliore esperienza fotografica e di ripresa aera.
E’ proprio questa la differenza principale che intercorre tra Inspire 1 e Inspire 1 Pro, perché nell’ultima versione, DJI ha voluto stupire ancora di più installando una fotocamera sensazionale, capace di riprese mai viste prima, nettamente migliori rispetto all’Inspire 1.
Partiamo proprio dalla fotocamera di base, una onestissima Zenmuse X3, capace di scattare foto a una risoluzione di 12 mpx e di girare video in 4K con qualità cinema: si tratta di una conquista sensazionale per il mondo della fotografia aerea, che grazie a questo strumento può realizzare immagini professionali che possono essere paragonate senza sfigurare a quelle scattate con una macchina fotografica professionale.
Nel drone Inspire 1 il sensore della fotocamera è un avanzatissimo CMOS Sony EXMOR 1/2.3, molto luminoso, che permette di realizzare ottime immagini anche in condizioni di scarsa visibilità. E’ l’ideale per riprendere party all’aperto o al chiuso, per girare filmati e scattare fotografie paesaggistiche in notturna ma anche per rendere al meglio i colori, in maniera più naturale, quando si lavora all’aperto. Ha una focale f/2.8, equivalente a 20mm: si tratta quindi di un grandangolo discreto, perfetto per includere in inquadratura un’ampia fetta di paesaggio: il campo di visualizzazione è di 94°, non si tratta certo di una fotocamera full frame ma è indubbiamente un ottimo risultato, più elevato rispetto a molte camere compatte e a gran parte delle altre fotocamere presenti sui droni prosumer in circolazione. Inoltre, per i puristi delle immagini, va specificato che la fotocamera del drone DJI Inspire 1 non ha l’effetto fish eye, ossia non è soggetto a nessuna distorsione curva dell’immagine ripresa.
Se le caratteristiche di questa fotocamera Zenmuse X3 vi sembrano eccellenti, dovreste aspettare per conoscere quelle del DJI Inspire 1 Pro, che monta il modello evoluto Zenmuse X5, ancora più straordinario.
In primis, bisogna dire che la risoluzione è stata migliorata rispetto al modello precedente e che questo garantisce fotografie a 16 mpx: la differenza è notevole, i pixel appaiono più pieni e luminosi ma non è la sola novità che è stata apportata, perché la fotocamera è stata completamente rivoluzionata per immagini ancor più nitide e realistiche.
Anche in questo caso, ovviamente, i video possono essere registrati in 4K a 30 fps ma la grandissima novità è che questa fotocamera ha le ottiche sostituibili. Infatti, oltre alla lente MFT a 15 millimetri F1.7 ASPH, che DJI ha appositamente realizzato per questa fotocamera, sono disponibili altre tre lenti realizzate dalle migliori case di produzione del mondo. Si tratta di una Panasonic Lumix 15mm G Leica DG Summilux f1.7 ASPH, una lente molto luminosa e performante. Poi c’è la Olympus M.Zuiko Digital ED 12mm f2.0, meno luminosa ma con grandangolo maggiorato. Poi, c’è la M.Zuiko 17mm f1.8, eccellente lente per riprese aere professionali di elevatissima qualità.
Va specificato che nei droni ciò che conta di più è la stabilità dell’oggetto in volo, pertanto il supporto delle lenti è assai limitato ma DJI ha studiato un gimbal estremamente sofisticato a 3 assi capace di leggere il profilo dell’obiettivo utilizzato e, in base alle informazioni ricevute, regola in automatico l’assetto del volo del drone, modificandone il centro di gravità, la distribuzione del peso e la potenza dei motori per mantenere sempre un perfetto equilibrio.
Il drone Inspire 1 Pro può montare due differenti fotocamere, la Zenmuse X5 e la Zenmuse X5R: qual è la differenza? Nel secondo caso si tratta di una fotocamera in grado di scattare immagini e registrare video in RAW, il formato grezzo capace di registrare qualsiasi informazione dell’immagine e di mantenerla inalterata, perfetto per la post produzione.
Inoltre, proprio per questa caratteristica, che rende la X5R più performante, anche la qualità dei video in 4K cambia, perché in questo caso può registrare video in Raw CinemaDNG su una microSD con alloggiamento esterno oppure direttamente del disco fisso.
Con un range ISO comune alle due camere tra 100-25600, la qualità dell’immagine risultante è assolutamente eccellente.
Chi è in possesso di un drone Inspire 1 con fotocamera X3, può passare senza problemi all’installazione della X5 e della X5R.

Autonomia in volo
Qui, forse, viene il tasto dolente. Chi è pratico di droni conosce perfettamente l’autonomia non eccellente di questi strumenti, data dal fatto che il volo e la ripresa sono attività che richiedono massicce dosi di energia.
Anche tra l’Inspire 1 e l’Inspire 1 Pro c’è una differenza, anche se minima, e questo è un grande traguardo raggiunto da DJI, che nonostante abbia montato una fotocamera dalla qualità senza dubbio superiori e con una evidente maggiore richiesta di energia, è riuscita a mantenere soddisfacente l’autonomia del drone.
Andando nello specifico, il drone Inspire 1 ha un’autonomia dichiarata di 18 minuti, mentre il drone Inspire 1 Pro ha un’autonomia dichiarata di 15 minuti.
L’Inspire 1 soffre lievemente il vento, ma si tratta di piccole vibrazioni quasi impercettibili che, invece, l’Inspire 1 Pro non subisce.

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